Melatonina nel MDB

Melatonina nel MDB

(Pubblicazioni dei vari autori citate a pg. 55 del libro “Il Metodo Di Bella”  seconda edizione).

Consultate anche le pagine:

La melatonina: azione antinvecchiamento e antidegenerativa 

Melatonina ruolo antitumorale

 

Particolarmente nota, perchè diffusamente descritta in libri e trattati che hanno avuto una notevole diffusione e destato interesse nell’opinione pubblica.

In queste pubblicazioni si evidenzia il deciso miglioramento delle condizioni psicofisiche e intellettive dell’anziano trattato con MLT, un minore affaticamento e maggiore resistenza all’attività psicofisica, un miglioramento nell’apprendimento, nella memoria e una maggiore prontezza delle azioni riflesse. Viene descritto anche il ripristino della nota, ridotta ampiezza delle oscillazioni circadiane e del ritmo sonno-veglia, tipico dell’invecchiamento.

Numerosi sono anche gli studi pubblicati sull’azione della melatonina (MLT) nelle malattie nervopsichiatriche e/o degenerative. Questi studi estendono gli effetti della MLT e le sue indicazioni cliniche a nevrosi, depressioni, Parkinson, Alzheimer, anoressie, bulimie, cefalee essenziali, a grappolo, emicraniche, disturbi dell’affettività.

Pazienti anoressici e bulimici presentano livelli notturni di MLT variabili, da normali ad elevati, nell’eventualità di coesistenza di depressione è stata accertata riduzione di livelli di MLT, una modificazione del tono adrenergico, più elevato durante le fasi di riacutizzazione, e ridotto nella depressione, che chiarisce la discordanza dei risultati.

Nel corso di depressione e disturbi affettivi i dati della letteratura concordano: nei depressi i livelli plasmatici di MLT risultano costantemente ridotti, con evidente contrazione del picco notturno e anomali picchi secretori diurni, gli IMAO, alcuni antidepressivi e il litio, incrementano la MLT, che in queste patologie dà riscontri importanti.

La Melatonina consigliata, da assumere sia per la cura di prevenzione che per completare la cura antimurale, deve essere galenica, prodotta dalle farmacie accreditate:

Se ne consiglia l’uso, in caso di prevenzione, assumendone dai 5 ai 10 grammi la sera, prima di coricarsi, sempre tenendo in considerazione l’età e il peso corporeo.

Nel Sito del Metodo Di Bella, nella pagina dedicata all’elenco dei Principi Attivi: http://www.metododibella.org/it/Melatonina.html#.YXRsx55BzIU  

troverete ulteriori precisazioni. 

Riporto di seguito il testo del sito, riferito alla Melatonina.

Somministrazione

dal sito del metodo Di Bella:

Utilizzo:
In compresse da 2 mg in dosaggi di 20 mg o più al giorno.

Da ingerire preferibilmente prima del pasto, distribuita uniformemente nel corso della giornata con concentrazione nettamente superiore la sera.

Esempio: 2 compresse al mattino, 2 a mezzodì e 6 la sera prima di coricarsi.

Sarà il medico prescrittore a decidere i dosaggi in base alle condizioni di salute, al peso, all’età del paziente.


Proprietà farmacologiche: E’ un neurotrasmettitore prodotto principalmente dal sistema nervoso, ma anche dall’epifisi o ghiandola pineale e da vari distretti come le ghiandole di Harder, le piastrine, i megacariociti ecc. Viene prevalentemente prodotta di notte. Svolge fondamentali e documentati effetti nella prevenzione e terapia delle patologie tumorali e degenerative, oggetto di un numero crescente di studi e di ricerche. Si può considerare e distinguere un’azione antitumorale indiretta della melatonina attraverso l’inibizione dei radicali liberi e l’effetto antiossidante, unitamente alla protezione dall’effetto cancerogeno e degenerativo di campi elettrici e magnetici. Va considerato tra le azioni antitumorali indirette anche l’effetto antinvecchiamento e antidegenerativo del tessuto nervoso e vascolare, la proprietà antiaggregante piastrinica. Rilevante anche l’azione d’attivazione e potenziamento delle difese immunitarie, la modulazione neuroendocrina e circadiana, l’effetto sul midollo osseo con riflessi determinanti sulla crasi ematica, la dinamica midollare, la produzione di piastrine, globuli rossi e globuli bianchi. L’azione antitumorale diretta si attua inibendo la proliferazione e la crescita di cellule tumorali, ostacolando la tendenza di cellule normali a divenire neoplastiche inducendo il ricambio cellulare e la sostituzione di cellule tumorali con cellule sane attraverso il meccanismo definito “apoptosi”. E’ documentata anche un’azione antimetastatica attraverso l’inibizione della diffusione a distanza delle cellule tumorali unitamente alla capacità di migliorare in maniera significativa il profondo stato di decadimento psicofisico degli stadi tumorali avanzati comunemente definiti “cachessia neoplastica”. 

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